Il Disturbo Bipolare
Breve Descrizione del Disturbo Bipolare
Il Disturbo Bipolare nel Tempo
Quanto è Frequente il Disturbo Bipolare
La fase di Depressione nel Disturbo Bipolare
La fase di Euforia nel Disturbo Bipolare
Possibili Cause del Disturbo Bipolare
Disturbo Bipolare: la Terapia
Il Disturbo Bipolare
Il Disturbo Bipolare fa parte della categoria dei Disturbi dell’Umore, che hanno, come caratteristica predominante, un’alterazione del tono dell’ umore; la disposizione emotiva generale, maggiormente costante rispetto alla semplice reazione affettiva, è il prodotto di un delicato equilibrio, tra stimoli provenienti dall’ambiente esterno e dall’interno dell’organismo.
Nel senso comune, si definisce “sbalzo di umore” la circostanza in cui si passa rapidamente da un umore triste ad uno felice e viceversa.
Lo “sbalzo d’umore” è il responsabile dell’alternarsi tra momenti di intensa gioia e momenti di forte tristezza, senso di impotenza e depressione.
Questo tipo di fenomeno, in alcune persone, è amplificato nel tempo e nell’intensità.
Gli elementi che possono causare la rottura del delicato equilibrio che ci permette di mantenere un umore più o meno costante sono numerosi, sia di natura fisiologica che psicologica.
Breve Descrizione del Disturbo Bipolare
Si tratta di un disturbo caratterizzato dall’alternarsi di fasi di euforia o disforia eccessiva e fasi di umore depresso.
Durante gli stati di euforia si evidenzia uno stato di eccitazione e un ottimismo eccessivo, è presente la sensazione che tutto andrà bene e che si sarà in grado di fare qualsiasi cosa.
In alcuni casi l’euforia può cedere il passo all’ irritabilità, l’ottimismo eccessivo può essere sostituito dalla disforia (stato di agitazione e irrascibilità, spesso accompagnato da una forte sensazione di frustrazione, talvolta da comportamenti aggressivi).
Gli stati depressivi sono, per certi versi, opposti a quelli euforici: l’individuo è colto da tristezza, senso di vuoto, senso di impotenza, perdita di interesse, difficoltà di concentrazione. Possono essere presenti alterazioni del sonno o dell’appetito.
Il Disturbo Bipolare nel Tempo
Il più delle volte il primo episodio segue un evento stressante che lo scatena, come un lutto, una separazione o un trasferimento.
Normalmente le fasi depressive durano più di quelle euforiche, tuttavia non è la regola.
Spesso esistono lunghi periodi di remissione dei sintomi.
Con il passare degli anni gli episodi insorgono sempre più ravvicinati, spesso fino a coprire completamente l’intervallo che prima era lasciato libero da sintomi.
Frequentemente si arriva alla situazione in cui euforia e tristezza si alternano così rapidamente da costituire una situazione di labilità dell’umore.
L’alterazione dell’umore nel tempo diventa talmente grave da poter compromettere il funzionamento lavorativo, sociale o delle relazioni interpersonali.
Quanto è Frequente il Disturbo Bipolare
Si tratta di un disturbo ricorsivo, ossia che si ripresenta ciclicamente.
Ne soffre circa una persona su cento.
Il primo episodio insorge, ugualmente negli uomini e nelle donne, spesso verso i 20 anni, ma può insorgere a tutte le età.
La fase di Depressione nel Disturbo Bipolare
Si tratta di uno stato di tristezza ed umore depresso e persistente, che impedisce il normale svolgimento delle attività in vari ambiti della vita per cui la persona perde interesse o piacere.
Sono frequentemente presenti sensi di colpa, sentimenti di svalutazione, mancanza di energia, per cui la persona si sente stanca ed affaticata, trova difficile pensare e lo fa con lentezza, non riesce a concentrarsi o prendere decisioni. La persona appare confusa, poco lucida, demotivata, può piangere facilmente, lamentare la mancanza di memoria e mostrarsi pessimista.
Possono presentarsi alterazioni dell’appetito o del peso (che possono verificarsi con un evidente aumento o un’importante riduzione), del sonno (sottoforma di ipersonnia o più frequentemente insonnia) e dell’attività psicomotoria (agitazione o rallentamento).
In casi estremi si manifestano pensieri ricorrenti sulla morte o idee di suicidio, in cui si può riflettere su come starebbero meglio i familiari senza di sé. Altre volte, tuttavia, il pensiero delle responsabilità familiari funziona da deterrente, e la persona rinuncia all’idea per continuare a prendersi cura della famiglia.
I familiari possono notare ritiro sociale e bassi livelli di interesse.
Alcuni individui si sentono spenti e senza sentimenti. Altri focalizzano l’attenzione sui disturbi somatici, come algie e dolori.
Generalmente i sintomi si presentano maggiormente al mattino diminuendo con il passare della giornata.
In stati depressivi gravi si possono presentare deliri ed allucinazioni. Per esempio la persona può credere che la propria famiglia sia in condizioni di rovina per colpa sua.
Il modo di vivere l’episodio depressivo è influenzato dalla cultura (in alcune culture la depressione è esperita maggiormente in termini somatici che attraverso la tristezza ed il senso di colpa) dall’ età (negli adolescenti esiste una maggior frequenza di ipersonnia e rallentamento psicomotorio e l’episodio depressivo può accompagnarsi con comportamenti irruenti, ansia e difficoltà a concentrarsi) e dal sesso (nelle donne gli episodi depressivi sono più frequenti che negli uomini).
L’episodio depressivo è definito dal DSM IV (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali ) come periodo durante il quale sono presenti depressione dell’umore e perdita di interesse o di piacere per quasi tutte le attività.
La fase di Euforia nel Disturbo Bipolare
È un periodo definito da umore elevato, aumentato, a volte irritabile in modo anomalo e persistente. Chi attraversa una fase di questo tipo può essere considerato insolitamente buono, allegro, ottimista. Il suo stato, inizialmente contagioso, finisce per preoccupare chi lo conosce bene a causa della sua eccessività.
La persona tende ad essere incessantemente entusiasta, la normale felicità può elevarsi fino ad uno stato di euforia estrema, e può riguardare in modo indiscriminato l’ ambito relazionale, lavorativo o sessuale.
Ci si può perfcepire come infallibili o grandiosi, le idee si susseguono all’impazzata, il modo di parlare diventa più rapido, i discorsi si accavallano tanto da risultare difficili da seguire, fino a dar luogo ad un eloquio rapido, difficile da interrompere, parlato a voce alta, spesso ironico e con giochi di parole.
Anche le azioni subiscono la stessa espansività: i gesti diventano teatrali, drammatici.
Il senso critico diminuisce lasciando il passo all’ impulsività (come nel caso della guida spericolata, delle spese folli, del gioco d’azzardo o di una vita sessuale intensa e sregolata).
Ci si può sentire capaci di risolvere rapidamente problemi complessi e di vecchia data.
Si avverte un ridotto bisogno di sonno e contemporaneamente una enorme energia.
Sebbene il sentimento di fondo sia di umore elevato, è possibile che, nel momento in cui la persona si senta ostacolato nel raggiungimento dei suoi obbiettivi, presenti il disturbo dell’umore sottoforma di irritabilità. L’euforia cede il passo alla disforia, si può percepire un senso costante di ingiustizia subita, rabbia, intolleranza, alle volte il senso di frustrazione è espresso attraverso l’aggressività. L’eloquio in questo caso è caratterizzato da lamentele, sfuriate, commenti ostili.
Secondo il DSM IV si tratta di un periodo di umore anormalmente e persistentemente elevato, espansivo o irritabile.
Possibili Cause del Disturbo Bipolare
Esistono alcuni fattori e momenti di vita che facilitano l’insorgere della malattia:
cambiamenti nelle abitudini di vita, come nel caso di un trasloco, forte stress fisico, cambiamenti stagionali (in particolare durante le stagioni di transizione – primavera ed autunno – si verificano più disturbi dell’umore sul versante depressivo mentre d’estate più disturbi sul versante dell’umore elevato), eventi traumatici particolarmente forti come la perdita di un familiare o una separazione, l’utilizzo di alcool e droghe (in particolare di sostanze psicoattive, come caffeina, cocaina, o anfetamine), presenza di particolari condizioni mediche.
Disturbo Bipolare: la Terapia
Il Disturbo Bipolare tende a migliorare nel tempo se seguito con una terapia.
Non esistono dati univoci rispetto alla durata del disturbo, tuttavia, se trattato con terapia psicologica e farmacologica, sembra avere un decorso più breve.
Spesso in questi casi si rende necessario un trattamento psicoterapeutico associato ad uno farmacologico:
Terapia psicologica
Anche un singolo episodio di umore eccessivamente elevato può essere preso in considerazione per rivolgersi ad uno specialista. Muoversi con celerità non permette che il disturbo si cronicizzi. La psicoterapia è focalizzata sull’individuazione delle aree problematiche e sulla gestione del disturbo e delle sue conseguenze sia a livello fisico che psicologico.
I Farmaci
I pazienti, quando seguiti farmacologicamente in modo continuativo, vanno incontro a scompensi sempre meno frequenti e violenti.
I farmaci maggiormente utilizzati sono gli stabilizzatori dell’umore e gli antidepressivi.
Dott.ssa Isabella Biondi
Psicologa, Psicoterapeuta